una foto dice più di mille parole

Ciao Baetrice

    ho preso in mano un foglio ed una penna, ma continuo a fissare il vuoto, perché non riesco a trovare una parola, e nemmeno un pensiero per farti capire il vuoto e il dolore cha hai dato a tutte noi pilote per ciò che ti è successo.
    Oggi non vogliamo dirti addio, ma un semplice CIAO; perchè un giorno, non so quando, ci rincontreremo tutte lassù; ma fino a quel momento, ci ricorderemo sempre Bea sorridente, sempre con la battuta pronta, con la tua grinta e la voglia di migliorare quel secondino in più per prendere un posto migliore in griglia, scivolavi, ma non ti importava di niente, coraggio e grinta e miglioravi.
    Hai percorso questa vita sportiva sempre con tenacia e dedizione e credimi, quest’anno avevi raggiunto degli obbietti importanti e di tutto rispetto; eri diventata una PILOTA, una pilota vera, proprio come desideravi tu.
    E’ difficile salutarti oggi, salutare una persona così dolce e con così tante cose da fare, ma sono contenta di averti conosciuto, di aver trascorso anche una bellissima serata con te, sorriso e scherzato alla cena delle Motocicliste, si, perchè quello che viviamo quei quattro giorni dentro gli autodromi, le emozioni, i pensieri, le gioie e i dolori che abbiamo, nessuno li puo’ capire se non li vivi, se non prendi in mano una moto e vai dentro la pista.
    So che avevi ancora tanti sogni dentro al cassetto, me li ripetevi ogni volta che ci incontravamo, io, come tutte le altre, li porteremo nel nostro cuore.
    La tua bandiera a scacchi è arrvivata presto, troppo presto, così presto che è impossibile accettarla.
    Mi auguro che lassù tu possa correre ancora, ancora e ancora.
    Noi tutte le pilote, i meccanici, tecnici, tutto quel piccolo villaggio che si sposta ogni fine settimana su qualche circuito, ti abbracciamo forte forte Bea.

    CIAO PILOTA!!!!
    Alessia Polita

    A Baetrice

      Un attimo e finisce tutto. Non riesco a togliermi dalla testa la tua voce che mi racconta di sta R1 e sto CBR che, cacchio, ti passano sul dritto e poi ti tappano nelle varianti… e tu lì, coltello tra i denti, consapevole della tua superiorità che però mai ha annebbiato la tua umiltà… Vederti arrivare, finite le tue prove, con l’ultimo poco di gomme da consumare, venirmi a cercare, passarmi davanti ed indicarmi il tuo codone, mentre mi fai cenno di attaccarmici, che mi tiri un pò e mi fai vedere dove passare, dove staccare… attenzioni che spesso neanche gli amici più cari mi hanno riservato… attenzioni che tu mi hai dedicato senza che nemmeno te lo chiedessi, per quello spirito di solidarietà, di passione e di amicizia che poche persone hanno… passano i giorni e rimaniamo tutti scossi… ancora non mi spiego la dinamica… l’ho cercata per ore, a piedi nel punto in cui te ne sei andata, cercando tra i fili d’erba un senso che non troverò mai…

      Ti pensiamo dolce Bea, anche nel silenzio di tante giornate!


      CIAO 
      Silvia Botto